Tematica Animali preistorici

Jamoytius kenwoodi

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: VertebrataCuvier, 1812

Classe:

Ordine: Jamoytiiformes

Famiglia: Jamoytiidae White, 1946

Genere: Jamoytius White, 1946

Descrizione

Questo animale era di piccole dimensioni, e la lunghezza era solitamente compresa tra i 14 e i 18 cm. Era un pesce privo di mascelle, e dotato di numerose aperture branchiali (circa 10 - 15 per lato), molto superiori a quelle delle attuali lamprede (che ne hanno 7 per lato). Sembra che Jamoytius fosse dotato di una pinna dorsale, di una pinna anale e di una pinna caudale ipocerca, ma la ricostruzione di quest'ultima è basata sui fossili di una forma affine, l'Euphanerops longaevus. Anche se spesso lo Jamoytius è stato ricostruito con pinne pari lungo il corpo, sembra che queste strutture non fossero presenti nell'animale. Lo Jamoytius possedeva occhi relativamente grandi e una singola narice. La bocca era circolare e priva di denti. La scoperta e la descrizione dello Jamoytius kerwoodi furono di fondamentale importanza nel dibattito riguardante l'origine dei vertebrati nel corso del Ventesimo Secolo. I primi fossili furono ritrovati nel 1914 nei pressi di Lesmahagow nel Lanarkshire, in Scozia, e vennero però descritti solo nel 1946 da White. Inizialmente i fossili vennero considerati quelli di un cordato simile a un pesce, privo di scaglie e forse ancestrale all'attuale anfiosso. Successivi studi interpretarono i "resti di muscoli" descritti da White come scaglie debolmente mineralizzate, simili a quelle di altri pesci agnati, gli anaspidi, e quindi venne attribuito a questo gruppo. Il suo apparato branchiale, inoltre, era piuttosto simile a quello delle lamprede, e Jamoytius venne avvicinato anche all'origine di queste ultime. Alcuni studi hanno ipotizzato che fosse una forma larvale di un ostracoderma ignoto o di un cefalocordato (Wickstead, 1969), ma questa ipotesi è ritenuta improbabile dalla maggior parte degli studiosi. Studi più recenti (comprendenti ricostruzione topologica, anatomia comparata e analisi filogenetiche) hanno concluso che lo Jamoytius e i suoi possibili stretti parenti (come l’Euphanerops) fossero veri vertebrati vicini all'origine degli gnatostomi più che agli antenati delle lamprede o agli anaspidi (Sansom et al., 2010). L'assenza di denti indica che lo Jamoytius non era un predatore come le lamprede, ma fosse probabilmente un detritivoro o un animale che si nutriva filtrando l'acqua. Una teoria basata sull'ipotesi che fosse un parente delle lamprede indicherebbe che fosse un animale che si nutriva mediante suzione (Ritchie, 1968). Secondo questa teoria, le numerose perforazioni circolari riscontrate nei fossili dell'organismo enigmatico Dictyocaris sarebbero state fatte da Jamoytius. In ogni caso, non vi è alcuna prova che colleghi questi due animali, eccezion fatta per le dimensioni delle perforazioni, perfettamente combacianti con la bocca dello Jamoytius. I suoi fossili sono stati ritrovati insieme a quelli di un altro pesce privo di mascelle, il Thelodus, e di un organismo enigmatico noto come Ainiktozoon (forse un artropode), oltre che di molti artropodi e di molluschi, in un paleoambiente marino. Ad oggi, lo Jamoytius e il Thelodus sono i più antichi vertebrati ritrovati in Europa.

Diffusione

Lo Jamoytius kerwoodi è un vertebrato estinto, di incerta collocazione sistematica. Visse nel Siluriano inferiore (circa 440 - 435 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Scozia.

Bibliografia

–White, E.I. (1946). Jamoytius kerwoodi, a new chordate from the Silurian of Lanarkshire [Scotland]. Geological Magazine. 83 (2): 89-97.
–Ritchie, A. (1960). A new interpretation of Jamoytius kerwoodi White. Nature, 188(4751), 647-649.
–Ritchie, A. (1968). New evidence on Jamoytius kerwoodi White, an important ostracoderm from the Silurian of Lanarkshire, Scotland. Palaeontology, 11 (1), 21-39.
–Wickstead, J. (1969). Some further comments on Jamoytius kerwoodi White. Zoological Journal of the Linnean Society, 48(August), 421-422.
–Ritchie, A. (1984). Conflicting interpretations of the Silurian agnathan, Jamoytius. Scottish Journal of Geology, 20(2), 249-256.
–Sansom, R. S., Freedman, K., Gabbott, S. E., Aldridge, R. J., & Purnell, M. A. (2010). Taphonomy and affinity of an enigmatic Silurian vertebrate, Jamoytius kerwoodi White. Palaeontology, 53(6), 1393-1409.


06298 Data: 01/01/2024
Emissione: Animali preistorici
Stato: Central African Republic
Nota: Non ufficiale
Emesso in un foglietto
di 2 v.